giovedì 31 gennaio 2008

la bestemmia contro lo spirito santo


IL PECCATO IMPERDONABILEe la bestemmia contro lo Spirito Santo

QUAL È IL PECCATO IMPERDONABILE ?
Gesù disse:
"In verità vi dico: ai figli degli uomini saranno perdonati tutti i peccati e qualunque bestemmia avranno proferita; ma chiunque avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non ha perdono in eterno, ma è reo di un peccato eterno." (Marco 3:28,29)
Il peccato imperdonabile è dunque quello di bestemmiare contro lo Spirito Santo. Ma cosa significa questo?Significa opporsi all'opera dello Spirito Santo, così come facevano i farisei a cui Gesù si rivolgeva. Peccare contro lo Spirito Santo significa questo: rifiutare volontariamente fino alla fine l'opera della salvezza che Egli vuol fare nel nostro cuore.Qualunque peccato di cui ti ravvedi e per cui chiedi sinceramente perdono al Signore, non è il peccato imperdonabile.
"Lasci l'empio la sua via, e l'uomo iniquo i suoi pensieri; si converta al Signore che avrà pietà di lui, al nostro Dio che non si stanca di perdonare." (Isaia 55:7)
Il peccato imperdonabile si ha quando una persona è indurita nel cuore e non cerca più le promesse del perdono di Dio. Quando una persona rifiuta di essere perdonata; quando volta le spalle a Dio rifiutando di ritornare a Gesù, oppure quando non cerca il perdono di Dio perché immagina che Dio approvi i suoi peccati, e continua così per il resto della sua vita. Rifiutare l'opera dello Spirito Santo fino alla fine, è il peccato imperdonabile di cui parlava Gesù.
"Quando sarà venuto [lo Spirito Santo], convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio." (Giovanni 16:8)
Convincere di peccato è opera dello Spirito Santo. Se sei rattristato e pentito per il tuo peccato, significa che lo Spirito Santo non ti ha abbandonato, anzi, sta attivamente cercando di ricondurti a Gesù affinché tu sia perdonato.Se vuoi tornare a Gesù, è la prova che Dio non ti ha lasciato. È la conferma del fatto che Lui non ti ha abbandonato!
ALCUNI ESEMPI DALLA BIBBIA
Chi fu il più grande apostolo del primo secolo? Alcuni direbbero Pietro. Altri direbbero Paolo. Eppure entrambi commisero peccati così gravi da potersi ritenere imperdonabili. Quando ci focalizziamo sulla gravità del peccato dimentichiamo qualcosa di molto importante sul perdono e sull'amore di Dio.Non fu la falsa modestia a spingere Paolo ad autodefinirsi "il primo dei peccatori" per la sua vita passata. Quando non conosceva Gesù aveva fatto uccidere tanti Cristiani come Stefano, e peggio ancora, non si limitava a mettere fine alle loro vite, ma li faceva prima torturare affinché bestemmiassero e rinnegassero il Signore. Paolo era tra gli uomini che più di tutti forse meritavano la distruzione, eppure Dio fu così pronto a perdonarlo che Gesù Cristo stesso gli apparve con potenza sulla via di Damasco e lo salvò, facendone un suo grande apostolo.E consideriamo poi Pietro, l'altro grande apostolo. Quando riconobbe Gesù come Signore, fu inizialmente così rattristato per la propria condizione di indegno peccatore che si gettò ai piedi di Gesù, dicendoGli di lasciarlo (Luca 5:8). Invece Gesù lo accolse non solo come un suo amato discepolo, ma come suo apostolo, e non solo un apostolo tra i tanti, ma uno dei tre più importanti (Pietro, Giacomo e Giovanni).Eppure troviamo che il Pietro credente, commise uno dei peccati più orribili che si possano immaginare - fu usato da Satana per tentare il santo Figlio di Dio a rifiutare di dare la propria vita sulla croce (Matteo 16:23) - l'unico modo in cui l'umanità può oggi essere salvata.Più tardi, Pietro disonorò nuovamente il suo Signore, per ben tre volte, giurando e bestemmiando per convincere la gente che lui non conosceva Gesù e per disassociarsi dalla sua sola Speranza di salvezza (Matteo 26:74). Commise il più grande peccato: rinnegò Gesù davanti agli uomini (2 Timoteo 2:13), ma poi si pentì, piangendo amaramente.Gesù intanto veniva crocifisso, morendo per i peccati di tutti gli uomini. Eppure dopo essere risorto, Gesù apparve prima di tutto proprio a Pietro, e gli riconfermò teneramente il suo amore (Giovanni 21:15).Ancora anni dopo, Paolo dovette rimproverare pubblicamente Pietro per l'ipocrisia da lui dimostrata davanti a giudei e non giudei, cosa che avrebbe potuto scandalizzare molti credenti allontanandoli dal Signore (Galati 2:11-14).Eppure Pietro si pentì ogni volta e fu pienamente perdonato, e riempito di benedizioni spirituali. E quella stessa offerta divina di perdono - quello stesso amore incondizionato e fedeltà - Dio le offre anche a te.
"Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; e se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto." (1 Giovanni 2:1)"Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità." (1 Giovanni 1:9)"E il figlio disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio".Ma il padre disse ai suoi servi: "Presto, portate qui la veste più bella, e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei calzari ai piedi; portate fuori il vitello ingrassato, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita; era perduto, ed è stato ritrovato". E si misero a fare gran festa."(Luca 15:21-24)

venerdì 25 gennaio 2008

COMMEMORAZIONI SHOAH A ROMA

. La Casa della Memoria e della Storia di Roma (via San Francesco di Sales 5, Trastevere) ha messo a punto un ampio programma di celebrazioni e incontri dal 24 al 29. Fotografie, film e documentari, testimonianze e interviste, letture di poesia e presentazioni di libri (vedere il programma): cinque giorni per ricordare e approfondire. Ingresso libero ad esaurimento posti. Domenica 27 la Casa apre per l'occasione, mentre resta chiusa sabato 26. Affiancano la Casa della Memoria quella del Cinema, il teatri di periferia (Tor Bella Monaca, Lido e Quarticciolo), l'Auditorium Parco della Musica e la Protomoteca del Campidoglio. Protagoniste anche quest'anno le scuole, in particolare le medie e superiori (oltre cento) che aderiscono al progetto "Noi ricordiamo", promosso dall'Assessorato capitolino alla Scuola: spettacoli teatrali; visite alla mostra "Aktion-T4-In memoriam. Prove per uno sterminio" all'ex Santa Maria della Pietà; cineforum. Il tutto fino al 28 gennaio, quando viene proiettato all'Auditorium il film-documento "Auschwitz 2006" sulla visita degli studenti romani al campo di sterminio (produzione Istituto Luce, regia di Saverio Costanzo).
sim

27 GENNAIO ...ED ORA, ECCO IL GRIDO DEI FIGLI DI ISRAELE è GIUNTO FINO A ME....



IL 27 GENNAIO RICORRRE LA SHOAH MA
COSA è IN REALTA' ?DAL SITO http://www.majiorana.org/ NE TRAIAMO
LA DEFINIZIONE :
Il termine Shoah è voluto dagli ebrei,
i quali, attualmente, rifiutano
l'altra parola stilizzata, Olocausto,
in quanto questo indica un sacrificio
propiziatorio, il che è sicuramente
ingannevole.
L'espressione Shoah si riferisce al
periodo che intercorre fra il 30
Gennaio 1933, quando Hitler divenne
Cancelliere della Germania, e l'8
Maggio 1945, la fine della guerra in
Europa: in questo periodo furono
milioni le persone soppresse dalla
follia razziale nei confronti non solo
degli ebrei . Pur essendo impossibile
accertare l'esatto numero di vittime
ebree, le statistiche indicano che il
totale fu di oltre 5.860.000 persone.
La maggior parte delle autorità
generalmente accettano la cifra
approssimativa di sei milioni a cui si
devono sommare 5 milioni circa di
civili non ebrei uccisi. In tutto
quindi, ma la cifra precisa ha ben
poca importanza, oltre 10 milioni di
persone furono uccise dall'odio
nazionalsocialista.
Tra i gruppi assassinati e
perseguitati dai nazisti e dai loro
collaboratori, vi erano: zingari,
serbi, membri dell'intellighentia
polacca, oppositori della resistenza
di tutte le nazionalità, tedeschi
oppositori del nazismo, omosessuali,
testimoni di Geova, delinquenti
abituali, o persone definite "anti
sociali", come, ad esempio,
mendicanti, vagabondi e venditori
ambulanti. La maggior parte delle
persone soppresse passarono per i
campi di sterminio, che erano campi di
concentramento con attrezzature
speciali progettate per uccidere in
forma sistematica. Storicamente il
partito nazista prese la decisone di
dare avvio alla cosiddetta "Soluzione
Finale" (Endl sung), in realtà molti
ebrei erano già morti a causa delle
misure discriminatorie adottate contro
di loro durante i primi anni del Terzo
Reich, ma lo sterminio sistematico e
scientifico degli ebrei non ebbe
inizio fino all'invasione, da parte
della Germania, dell'Unione Sovietica
nel Giugno 1941. Per i nazisti ebreo
era: chiunque, con tre o due nonni
ebrei, appartenesse alla Comunità
Ebraica al 15 Settembre 1935, o vi si
fosse iscritto successivamente;
chiunque fosse sposato con un ebreo o
un'ebrea al 15 settembre 1935 o
successivamente a questa data;
chiunque discendesse da un matrimonio
o da una relazione extraconiugale con
un ebreo al o dopo il 15 settembre
1935. Vi erano poi coloro che non
venivano classificati come ebrei, ma
che avevano una parte di sangue ebreo
e venivano classificati come
Mischlinge (ibridi). I Mischlinge
venivano ufficialmente esclusi dal
Partito Nazista e da tutte le
organizzazioni del Partito (per
esempio SA, SS, etc.). Benché
venissero arruolati nell'esercito
tedesco, non potevano conseguire il
grado di ufficiali. Era inoltre
proibito loro di far parte
dell'Amministrazione Pubblica e
svolgere determinate professioni
(alcuni Mischlinge erano, in ogni
caso, esonerati in determinate
circostanze). Gli ufficiali nazisti
presero in considerazione la
possibilità di sterilizzare i
Mischlinge, ma ciò non fu sempre
attuato. Durante la Seconda Guerra
Mondiale, i Mischlinge di primo grado
rinchiusi nei campi di concentramento,
furono tradotti nei campi di
sterminio. Ma il Terzo Reich
considerava nemici non solo gli ebrei,
ma anche, zingari, oppositori
politici, oppositori del nazismo,
Testimoni di Geova, criminali
abituali, e "anti-sociali" In sostanza
ogni individuo che poteva essere
considerato una minaccia per il
nazismo correva il rischio di essere
perseguitato, ma gli ebrei erano
l'unico gruppo destinato ad un totale
e sistematico annientamento. Per
sottrarsi alla sentenza di morte
imposta dai Nazisti, gli ebrei
potevano solamente abbandonare
l'Europa occupata dai tedeschi.
Secondo il piano Nazista, ogni singolo
ebreo doveva essere ucciso. Nel caso
di altri "criminali" o nemici del
Terzo Reich, le loro famiglie non
venivano coinvolte. Di conseguenza, se
una persona veniva eliminata o inviata
in un campo di concentramento, non
necessariamente tutti i membri della
sua famiglia subivano la stessa sorte.
Gli ebrei, al contrario, venivano
perseguitati in virtù della loro
origine familiare indelebile. La
spiegazione dell'odio implacabile dei
nazisti contro gli ebrei nasceva dalla
loro distorta visione del mondo che
considerava la storia come una lotta
razziale. Essi consideravano gli ebrei
una razza che aveva lo scopo di
dominare il mondo e, quindi,
rappresentava un ostacolo per il
dominio ariano. Secondo la loro
opinione, la storia consisteva, quindi
in uno scontro che sarebbe culminato
con il trionfo della razza ariana,
quella superiore: di conseguenza, essi
consideravano un loro preciso obbligo
morale eliminare gli ebrei, dai quali
si sentivano minacciati. Inoltre, ai
loro occhi, l'origine razziale degli
ebrei li identificava come i
delinquenti abituali,
irrimediabilmente corrotti e
considerati inferiori, la cui
riabilitazione era ritenuta
impossibile.Non ci sono dubbi che ci furono altri
fattori che contribuirono all'odio
nazista contro gli ebrei e alla
creazione di un'immagine distorta del
popolo ebraico. Uno di questi fattori
era la centenaria tradizione
dell'antisemitismo cristiano, che
propagandava uno stereotipo negativo
degli ebrei ritenuti gli "assassini di
Cristo", inviati del diavolo e
praticanti di arti magiche. Altri
fattori furono l'antisemitismo
politico e razziale della seconda metà
del XIX secolo e la prima parte del XX
secolo, che considerava gli ebrei come
una minaccia per la stabilità sociale
ed economica. La combinazione di
questi fattori scatenò la
persecuzione, certamente nota a tutti
i tedeschi e lo sterminio degli ebrei
da parte dei nazisti che fu in qualche
modo celato dagli stessi esecutori.
iN QUESTO PERIODO MOLTI DITTATORI
PAZZI COME AD ESEMPIO IL PRESIDENTE
IRANIANO E TUTTO IL CONTORNO SOTTO GLI
OCCHI DELLA COMUNITA' INTERNAZIONALE
OPERANO E SI ORGANIZZANO PER UNA
GUERRA TOTALE CONTRO ISRAELE, TUTTI
TACCIONO, ANCHE L'ONU CON DELLE PRESE
DI POSIZIONI MOLTO AMBIGUE ANCHE
L'UNIONE EUROPEA REMA CONTRO ISRAELE
POICHE' GLI EBREI CHE VANNO TUTELATI
SONO SOLAMENTE QUELLI MORTI E SEPOLTI
NEI CIMITERI D'EUROPA CHE SONO STATE
VITTIME DEL NAZISMO... ALL'EPOCA PRIMA
DEL 1939 ANCHE IL NAZISMO FU PRESO
ALLA LEGGERA LA COMUNITA'
INTERNAZIONALE LO SOTTOVALUTO' .
CONTINUIAMO A PREGARE AFFINCHE' CADANO
LE CATARATTE AGLI OCCHI DEI POTENTI.
SIMONE

lunedì 21 gennaio 2008

SESSO? PARLIAMONE!

Qui dove lavoro il sesso è un elemento con cui devi convivere, qui c'è un turismo sessuale, prevalentemente femminile, molto alto. Infatti per me è quasi una croce, con le migliaia di ragazze italiane, per non parlare delle migliaia di russe, inglesi, israeliane, europee dell'est e dell'ovest, ma da tutti i contenienti insomma che vengono a Sharm el Sheikh, come in altrettante località turistiche nel mondo (si pensi ai caraibi, all'Africa centrale) per un solo motivo: il sesso.
Parlando e vedendo ho visto che con disonore per la nostra patria le italiane sono dopo le russe le ragazze più "facili". Pensate che traduco hai miei colleghi bagnini, egiziani chiaramente, testi di ragazze, quasi tutte ventenni, che parlano in maniera inequivocabile:"come sei bello", "angelo mio, voglio rivederti per amarti da qui all'infinito" e cose del genere insomma.
Oltre alle ventenni ci sono anche trentenni, quarantenni, cinquantenni, sessantenni, che sposate o no non si negano una scappatella con qualche ragazzo del posto, gente povera che viene dall'Egitto a cercare lavoro e fortuna che poi incontra il sesso facile e ne rimane intrappolata; infatti non sò chi mi fa più scandalo se le donne che vengono qui per questo motivo o gli egiziani che per questo motivo vivono qui.
Comunque grazie a Dio io resisto e qui scopro la potenza del mio Signore! Anche se combattere con i desideri ed i pensieri diabolici è sempre dura, soprattutto spalmati in un ambiente come questo.
Volevo aprire un dibattito sul sesso partendo proprio da qui, ma si può facilmente arrivare in Italia, a Riccione, nelle discoteche, nei luoghi di lavoro, come gli ospedali, dove il sesso è particolarmente diffuso.
Una sveltina, qualcosa di poche ore o di pochi giorni che poi finisce e si è pronti per un altra avventura, tutto circondato da falsità e menzogne.
Si perchè per dipingere un quadro meno squaliddo di ciò che è la realtà l'uomo ama condire il tutto con menzogne sull'amore e la passione, ma chi conosce Gesù sà di cosa parlo quando dico Amore e Passione.
Io mi sforzo e resisto alle numerose tentazioni per un motivo molto semplice, non che non mi piacciono le donne, purtroppo mi piacciono e come, o che sono gay tuttaltro ( ce qualcuno che rappresenta al teatro Gesù come gay, dove siamo arrivati!), il motivo è che non mi piace pentirmi.
Il pentimento è faticoso, noioso, pesante, sgradevole, penoso e tutti quelli che se la cavano con un padre nostro e quattro avemaria mi scandalizzano. Io credo che in Italia ci siano più ragazze vergini che persone sinceramente pentite. Il pentimento infatti ci prende da dentro ci scava e ci umilia rinnegando il nostro agire, le nostre sicurezze, perciò conosco molti fratelli e sorelle che dicono di essere pentiti ma nel cuore sono pieni di malvagità, e a volte nelle mie debolezze anche io sono uno di loro.
Perciò a chi vuole vivere per Gesù e con Gesù dico: non fornicate! Se avete la Grazia di essere ancora vergini rimanete come siete e se proprio non resistete sposatevi! Se siete stati peccatori nella carne pentitevi! Il Regno di Dio è vicino!
Sò che c'è qualcuno tra voi che vuole cambiare il vangelo trasmesso dal nostro Signore, divorziati che si risposano, rapporti sessuali prematrimoniali giustificati da pastori e fratelli, non li seguite! E' scritto nessun fornicatore erediterà il regno dei cieli!
Sono tempi duri e difficili, ma immaginate le ore di dolore che Gesù ha vissuto per noi, niente perciò può spaventarci! Possiamo affrontare con l'aiuto di lui ogni momento!
Comunque per concludere volevo dire che con la preghiera si riesce a vivere senza tanti pensieri negativi e malvagi, che con la preghiera si sta in pace ed in felicità, che pregando seguire Gesù è una passeggiata!
Perciò pregate! E pregate anche per me, e pregate gli uni per gli altri! Che squadra che siamo! Siamo la Chiesa di Cristo! E chi ci ferma! Il Signore è davanti a noi e già vedo i miei nemici annientati e sofferenti, ripiegati nella solitudine di una vita senza Dio e di una eternità senza luce!
Dio abbi pietà! Ma non la mia, la tua volontà sia fatta!
Ciao a tutti
Francesco

Appuntamenti

Volevo proporre due appuntamenti per i qual vi chiedo anche di pregare.Dunque:

2 Febbraio, è un sabato pomeriggio. Ne abbiamo parlato tanto, e visto che anche Roberto e Milva possono diffondere la voce all'uni. di Tor Vergata, abbiamo pensato di vederci semplicemente come facciamo sempre per preghare. Vi va bene? Avevamo pensato ne pomeriggio tipo verso le 3. Va bene Simone? Luiss, Caleb, Franca, insomma tutti i frequentatori del blog. In verità Alicino non ne sa ancora niente, ma se mi date parere positivo si parte.

27 Gennaio alle 17 abbiamo organizzato a Fonte Nuova un incontro con le comunità Cattolica, Ortodossa e Evangelica. Abbiamo bisogno molto di preghiera per questo incontro. E' la prima volta che succede da queste parti che spero vengano benedette anche da questa iniziativa che vuole esaltare la grandezza della grazia e dell'amoredi Dio.

Il 29, è un sabato, a Cristo è la Risposta c'è un incontro con i Giovani dell'IPL dalle 17 fino alla sera dopo una celebrazione a un agape. La prenotazione è fino a mercoledì e viene poi tutto il programma(dove sono previsti dei workshop sull'evangelizzazione) e la cena 5 euro.

Benedizioni, Gioele

martedì 15 gennaio 2008

ANCORA UN PENSIERO SULL'ITALIA


Fratelli, anche se non condivido
moltissime prese di posizioni del
mondo cattolico sono schifato dal modo
di manifestare da parte del mondo
studentesco al quale anche io faccio
parte, la democrazia non c'è in Italia
, era invece buono un dibattito , era
anche buona una contestazione
democratica come accade negli altri
paesi. Purtroppo in questo paese che
amo stiamo vivendo sopratutto in
questi ultimi anni un periodo di
declino definitivo, c'è bisogno di
idee nuove, imperniate su un modello
infallibile Cristo.Possono cambiare i
leaders, i partiti, i programmi
politici ma se non c'è la Luce negli
uomini, la luce di Gesu' ...mi
dispaice dirlo ma non c'è via
d'uscita.Con questo voglio insistere nel
pregare con tutto il cuore per questa
nazione per un risveglio che i giovani
possano aprire gli occhi e guardare al
cielo....ad una nuova speranza
Shalom
simone

domenica 13 gennaio 2008

QUADERNINO DI PREGHIERA


PREGHIAMO PER L'ITALIA .. PER I POLITICI, PER I MAGISTRATI PER LA QUESTIONE DEI RIFUTI IN CAMPANIA ,PER LA GIUSTIZIA NELLA POLITICA E PER LE PROBLEMATICHE CHE SONO NOTE A TUTTI, INOLTRE VOLEVO CHIEDERE UNA PREGHIERA ALLA MISSIONE DI CRISTO è LA RISPOSTA AFFINCHE' L'OPERA VADA AVANTI CHE I RAGAZZI E I RESPONSABILI TROVINO ANCOR DI PU' FORZA CORAGGIO DETERMINAZIONE E CHE POSSANO CON L'AIUTO DEL SIGNORE CONTINUARE A DIFFONDERE I SEMI CHE SICURAMENTE ANCHE SE NON SUBITO PORTERANNO FRUTTO.

venerdì 11 gennaio 2008

il nostro rapporto con l'arte

Dai primi tempi l'arte ha avuto un brutto nome tra i Cristiani: questo più per colpa della vita immorale degli artisti che per altro, ma qualcuno ha fatto anche polemica contro la natura essenziale dell'arte stessa (il teatro per esempio richiede la capacità di assumere un carattere falso).
Questa è però una triste realtà. L'arte, in poche righe, non è altro che la capacità di esprimere se stessi, di prendere un emozione propria e riuscire a suscitare il medesimo sentimento in altri. E' così che scavalchiamo le limitazioni della semplice communicazione verbale per toccare l'animo dei nostri conterranei. E chi più di noi a qualcosa da communicare. Chi altro ha cellato in petto un emozione così forte che, si dice sempre, le parole non possono esprimere?
Diamoci da fare...

sabato 5 gennaio 2008

IL MARTIRIO DI STEFANO

SHALOM VOLEVO CONDIVIDERE QUESTO PICCOLO E MODESTO STUDIO SUL PERSONAGGIO DI STEFANO, PROPRIO IERI MEDITANDO SU ATTI DEGLI APOSTOLI IN PARTICOLARE CAP 6 E 7 MI SONO SOFFERMATO SUL MESSAGGIO DI STEFANO UN PERSONAGGIO CHE COMPARE BREVEMENTE SULLA BIBBIA MA IL SUO DISCORSO è PROFONDO:


PICCOLO RIASSUNTO: ATTI DEGLI APOSTOLI 6,7


Le nuove conversioni dovute alla predicazione degli Apostoli crescevano in numero elevate, al punto che essi furono costretti a eleggere sette Diaconi che provvedessero agli affari materiali e di importanza secondaria.Uno di questi, era Stefano, che rimase a Gerusalemme nonostante la persecuzione dei cristiani seguente al divieto fatto agli Apostoli di insegnare nel nome di Gesu’ . Stefano divenne il bersaglio preferito di quanti odiavano e non tolleravano i cristiani. Un giorno Stefano rispose con la veemenza della parola ispirata, mettendo in luce la nuova legge e la nuova alleanza superiori alla legge antica. I suoi interlocutori non seppero tenere testa alla sua eloquenza e riuscirono a farlo tacere solo con la violenza. Comperarono dei testimoni e condussero Stefano davanti ai giudici chiedendo la sentenza di morte. Stefano chiese la parola per la sua difesa parlando della nuova alleanza e la nuova legge, imputando loro la morte del Messia. Fu trascinato fuori dalla citta’ e lo lapidarono.


ALCUNE OSSERVAZIONI:

Stefano era ripieno di saggezza, spirito, grazia,potenza inoltre faceva prodigi e segni ed aveva uno spirito di sapienza ( Cap 6 v. 8 )

Gli furono imputate le stesse colpe di Gesu’ : bestemmia , accuse di aver affermato che Gesu’ distruggerà il tempio e muterà le usanze che Mose’ ha dato

Il sommo sacerdote anche in questo caso era Caifa lo stesso che accuso’ Gesu’.

DIFESA DI STEFANO:

Egli riassume la storia del popolo di Israele e riassume le opere che Dio fece in quel periodo :

Promessa fatta ad Abramo e la sua progenie genesi 12,1- a lui non diede alcuna erudita ma per fede ando’ avanti e le 12 tribù dimorarono in futuro li’


Giuseppe nonostante le disavventure Dio era con lui genesi 37, 28- genesi 39, 2, 21,23


Attraverso Mose’ libero’ Israele dal nemico


Stufano dimostrò il cambiamento della storia di Israele e il progressivo cambiamento dell’opera di Dio l’avanzamento delle sue promesse, quindi dimostrò che la legge non è immutabile .


Inoltre Stufano dimostro’ che Dio estende la sua benedizione anche aldilà del popolo di Israele:
Dio parlo’ ad Abramo quando ancora era in Mesopotamia prima che abitasse in Carrai, quindi ancora era fuori dal paese

Con Giuseppe anceh il faraone fu usato da Dio

Mose’ fu chiamato quando ancora era a Madian

Inoltre il tabernacolo fu costruito nel deserto quindi non in una località precisa anzi ( secondo me questo è importante la presenza del Signore nel deserto secondo me, significa che Dio è vicino soprattutto quando attraversiamo il deserto nella nostra vita)

Inoltre Stefano accuso’ il sinedrio di voler opporsi al volere dello spirito santo Abramo, mose’ Giuseppe furono odiati, contestati, per quanto riguarda Giuseppe venduto, anche stefano fu accusato ed infine giustiziato Israele si volgeva all’idolatria anticamente e nel tempo di stefano metteva il bavaglio alla verita’ cioè Cristo.


Chiediamo al Signore sapienza e soprattutto cerchiamo di non ammutolire lo spirito santo magari attenendoci alle regole religiose come facevano i farisei.

Amen



Simone

mercoledì 2 gennaio 2008

NON AVRAI ALTRO DIO ALL'INFUORI DI ME


In qualsiasi studio biblico su questo tema sentireste giustamente più o meno le seguenti cose. L’idolatria nella nostra epoca moderna non ha più a che fare con totem fisicamente visibili costruiti ad arte sfruttando le paure dettate dall’ignoranza della gente come strumento e forma di dominio, di legittimazione dell’autorità, di un certo ordine costituito, a presidio di regole sociali, di tradizioni ecc… Nella nostra epoca moderna l’idolo è qualcosa che non puoi vedere come tale perché nessuno lo indica con il proprio nome, idolo. E’ qualcosa di vago, e perché tale incredibilmente insidioso. Ma idolo è ciò che se venisse a mancare ci farebbe sentire perduti, vuoti, tristi. E’ qualcosa che attrae la nostra attenzione indicandoci (o indicandosi come) qualcosa di desiderabile, diventando così il motore della nostra volontà, la sua direzione. Ma un idolo così descritto potrebbe essere definito anche come la condizione del nostro riconoscimento nella comunità a cui vogliamo appartenere. Infatti “cosa” o “chi” sono desiderabili? In genere i studi biblici dopo aver un po’ argomentato la cosa, a questo punto tagliano corto e invitano a rimuovere gli idoli dalla nostra vita e a consacrarla al Signore, questa cosa è resa possibile da una diffusa coscienza del bisogno di porre un limite a tutte le cose che esigono un “qualcosa” da noi e di sperimentare la libertà da questi condizionamenti insopportabili. Ma raramente si dibatte sulla natura di ciò che è desiderabile o meno. La nostra vita. E’ questo a mio avviso l’elemento principale alla base di qualsiasi sistema, non solo di quello che vorremmo sottoporre a critica ma anche d quello che si vorrebbe proporre ad alternativa, il nostro sistema. Qualunque scelta che abbia come presupposto la possibilità di annullare la propria vita è un nonsenso e questa è una cosa indubbiamente molto complessa da capire. Basta pensare a quando ci viene contrapposta l’esperienza di chi è disposto a morire per amore come qualcosa che può essere morale volerlo. Ne parleremo magari un’altra volta. Ho richiamato questo fattore fondamentale, la vita, per dire quanto sia bello esistere e quante cose ci permette di assaporare e godere. E’ l’esperienza di questo ritorno ai “fondamentali” del nostro esistere che ci dovrebbe aiutare a mettere un po’ di ordine nei valori che diamo alle cose. «Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito? » (Mt 6). Per me è stato necessario vedere un documentario sulla storia di san Francesco che al di là del mito è stata la storia di una vita vissuta nel rigore di questa semplicità per fissare tutto questo nella mente. Ce ne sono molte altre di storie straordinarie di missionari e servi del Signore che hanno fatto della semplicità e dell’umiltà una luce di bene abbagliante, che ci chiede: le nostre ansie sono delle necessità oggettive o altro? « Non siate dunque in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose, mentre il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose». Tutto il resto c’è, naturalmente, ma viene dopo: la casa, la famiglia ecc...ma anche l’essere capaci, forti, belli e intelligenti. Insomma tutte cose che, guarda caso, potrebbero essere facilmente viste dagli altri come segni di gratificazione e riconoscimento sociale (idoli cm abbiamo detto prima). Noi dipendiamo da Dio accettando la vita che abbiamo avuto, Dio è nostro Padre e si prende cura di noi anche attraverso quel cammino che ci allontana dall’accettazione della società in quello che riguarda certi canoni di prestigio, forse perché è geloso e vuole farci maturare stabilmente in questo o forse perché vuole parlare agli altri di Lui. A questo punto credo che si possa dire che il miglior modo di essere felici è essere felici, accettare la nostra vita è un passo che sta a noi e ubbidire al Padre è un modo per onorarlo. Che il 2008 sia per tutti l’anno delle cose più belle, delle cose nuove. L’anno in cui possiamo goderci il Padre. «Ascolta Israele il Signore il tuo Dio il Signore è uno». Un abbraccio a tutti, Gioele

SI ALLA MORATORIA CONTRO L'ABORTO




Shalom, in questi giorni ho letto un articolo di Giuliano Ferrara per quanto riguarda una proposta di moratoria contro la legge 194 cioe' la legge sul un tema scottante: l'aborto , sono assolutamente favorevole nonostante ad appoggiarla ci siano anche i cattolici, cosi' come si è arrivati a presentare una moratoria contro la pena di morte andrebbe presentata anche questa anche perche' è in tutti i sensi un omicidio.




STORIA SULLA LEGGE IN ITALIA




Il 1978, ben dopo gli altri Stati, è l'anno della legalizzazione dell'aborto in Italia, con la cosiddetta legge 194. Negli anni Settanta la sinistra (PCI, PSI, PSDI), insieme ai partiti liberal-capitalisti (PRI, PLI), e al Partito Radicale di Pannella, Bonino e Rutelli, con l'appoggio di tutta la grande stampa (specie la Repubblica di Scalfari, L'Unità, Espresso, Panorama e Corriere della Sera) sostiene l'introduzione in Italia dell'aborto libero, gratuito, a spese dello Stato. L'argomento principale a favore di tale legge è l'esistenza di centri di aborti clandestini, che causerebbero lo sfruttamento e talora la morte delle madri: si arriva, con una falsità straordinaria, ad indicare, con cifre altissime, il numero "preciso" degli aborti clandestini, come se fosse possibile conoscerlo, come se non fossero, appunto, "clandestini".




Eppure l'aborto è un delitto orribile, perché colpisce l'innocente, colui che non può difendersi, e perché non rimane senza conseguenze sulla madre, anche se spesso nessuno la avvisa di ciò: anche lei rischia, perché può andare incontro alla perforazione dell'utero e dell' intestino, ad emorragie, alla sterilità, e ad un ossessionante senso di colpa che le può impedire di diventare madre per tutta la vita. Un medico abortista racconta infatti che dopo il primo aborto alcune mamme vanno incontro ad "aborti ripetuti", non perché non vogliano figli del tutto, ma "per autopunizione. Il meccanismo psicologico è: non potrò più essere madre perché ho abortito"




La 194 stabilisce, all'articolo 4, che la donna che vuole interrompere la gravidanza nei primi tre mesi deve rivolgere la sua richiesta ad un pubblico consultorio o ad un medico generico, cioè anche ad un dermatologo, un dentista, un ortopedico o simili. L'articolo 6 disciplina l'aborto dopo i tre mesi in casi particolari. L'articolo 9 riconosce l'obiezione di coscienza a medici ed infermieri che siano contrari a collaborare a quello che ritengono un omicidio, ma li esclude dalla possibilità di far parte dei consultori, le strutture pubbliche in cui la gestante può rivolgersi per un consiglio prima di interrompere la gravidanza. "Secondo lo spirito della legge la gestante deve incontrare sulla sua strada solo personale abortista": il rischio è che personale contrario consigli alla donna di portare a termine la gravidanza, le spieghi cosa l'aborto è veramente, oppure, solo, la inviti a partorire il figlio, invece che ucciderlo, senza riconoscerlo, come è possibile fare secondo la legge italiana. Un figlio non voluto può infatti venir non riconosciuto dalla madre ed essere successivamente adottato da una mamma sterile o comunque desiderosa di una nuova creatura.




Dio ci ha resi esseri liberi




Simone