domenica 17 febbraio 2008

IL BOIA DI BOLZANO




E’ stato estradato ed arrestato un vecchio di più di 80 anni, ma non un vecchio nonno con storie dolci da raccontare, con il profumo del grano e l’odore dell’uva, ma un assassino, stupratore, seviziatore, torturatore non che di ideologia nazista.
Contro quello che ho consigliato, cioè di non parlare di fatti di cronaca, questa volta invece voglio scrivere un pezzo che è da molto che sto pensando di fare prendendo spunto da questo arresto.
Nella mia famiglia l’antifascismo e l’antinazismo sono valori, laici, ma molto forti. Mia nonna perse un cugino di 18 anni fucilato senza processo da un italiano fascista e da un tedesco nazista mentre si rinfrescava all’alba di una mattina. Questo ragazzo di Spello, Marcello Mancinelli, lavorava alle Grandi Officine di Foligno ma stanco delle vessazioni che in fabbrica costantemente venivano fatte dallo sfruttamento fascista decise di andare nella macchia, nei monti sopra casa sua, e combattere il fascismo ed il nazismo, in particolare partecipando con un gruppo di partigiani ad azioni militari contro i tedeschi nelle montagne umbre. Un giorno allontanatosi dal suo gruppo andò a trovare la sua ragazza a Valtopina, colto dalla sera, i genitori della ragazza lo ospitarono a casa loro per la notte. L’indomani però mentre stava per tornare a combattere insieme ai suoi fu scovato dall’autorità che in quel momento comandava l’Italia e condannato a morte senza processo; lì morì, in quella fontanella con il ricordo dolce della sua amata negli occhi. Addio Marcello!
Ma come questo mio zio, in Italia, ci sono molti cristiani che hanno fatto la stessa scelta e molte altri che hanno fatto la sua fine senza magari neanche prendere le armi.
Il campo di concentramento di Bolzano era un luogo dove venivano mandati partigiani, antifascisti, ebrei, zingari, e tutti coloro scomodi alla Repubblica di Salò e alla Germania nazista, tra cui anche militari ed ufficiali dell’esercito italiano; il campo era un posto di transito per quelli che poi erano diretti nei campi di sterminio nazisti.
Il lager di Bolzano, gestito da italiani, tra i quali molti assassini comuni ma tutti di matrice fascista, era adoperato dalla Gestapo che appunto operava con suoi uomini nel campo.
Chi veniva in questo luogo sapeva che sarebbe stato deportato per cui chi poteva cercava di fuggire. I superstiti ricordano, tra memorie confuse e rimosse, un tentativo di fuga: costruirono un tunnel scavando a turno. All’impresa parteciparono una quindicina di persone tra cui un ingegnere che progetto e diresse meticolosamente i lavori. Poco prima della fuga un vecchio del campo insospettito da un cumulo di terra fece la spia alle guardie, pur supplicato e minacciato dai suoi compagni di cella di non farlo. Il vigliacco traditore come premio fu liberato mentre i partecipanti al tentativo di fuga, che si fecero avanti per impedire rappresaglie agli altri prigionieri (in realtà solo dieci estratti a sorte tra il gruppo si addossarono la colpa), furono picchiati e mandati nei campi di sterminio, pochi sopravvissero, molti morirono tra cui un tenente dell’esercito italiano, di cui si è perso il nome, che tanto si era adoperato, rimanendo sotto terra, nell’umidità e nella claustrofobia più del previsto, per scavare il tunnel. La storia vuole che poco dopo essere stato liberato il traditore morì scivolando su uno scalino in piazza duomo a Milano.
Altri superstiti ricordano violenze sessuali ed omicidi: una donna ebrea fu violentata con un cono di bottiglia rotto e quindi seviziata; altre due donne ebree, madre e figlia, che malate si lamentavano furono spogliate nude e in pieno inverno lavate con acqua fredda e lasciate in una fredda cella a morire, il giorno dopo però la ragazza più giovane non essendo ancora morta fu annegata in un secchio d’acqua, testimoni ricordano i suoi rantoli prima di morire. Un anziano ebreo veniva deriso: costretto a sedersi da suoi aguzzini su una carretta traballante ovviamente cadeva e a quel punto veniva costretto a rialzarsi poiché i suoi guardiani gli aizzavano i cani e a ripetere il giochino fin quando le guardie stanche non gli fecero una bella doccia fredda e lo lasciarono morire nella sua cella. Un partigiano della resistenza antifascista fu torturato a morte per tutta una notte fra strazianti grida e dolori con la fiamma ossidrica. Episodi di questo tipo sono numerosi.
I testimoni ricordano che quando il boia di Bolzano ed il suo amico di cui purtroppo si sono perse le tracce indossavano i guanti neri era il segno che qualcuno sarebbe stato ucciso o torturato.
E’ per questo che bisogna non dimenticare.
E’ nostra responsabilità impedire che al governo di un paese vadano persone che giustificano, anche per motivi gravi, l’utilizzo della violenza, della tortura, della pena di morte. Io credo che il boia di Bolzano non debba essere ucciso né torturato, ma arrestato secondo la legge italiana, che nasce da una costituzione scritta da antifascisti ed antinazisti.
Perché il fascismo ed il nazismo sono ideologie assolutiste, come anche il comunismo, l’islamismo ed una buona parte del sionismo, che in nome della loro idea e del loro credo annullano i diritti dell’uomo, il nemico per loro è un essere spregevole del quale si può fare ciò che si vuole, ma un cristiano sa ciò che Gesù dice riguardo ai nostri nemici.
Io credo che non c’è giustificazione alcuna a chi indossando una divisa militare calpesta i diritti degli uomini, ed io non guardo se questo sia tedesco, israeliano, palestinese, americano, italiano, russo, cinese, iraniano, iracheno o di qualsiasi Nazione del mondo; chi uccide un bambino, violenta una donna, tortura un uomo non ha il mio appoggio ed è mio nemico.
Io credo che se qualcuno accusa qualcun altro di un crimine è necessario che ci sia un inchiesta imparziale, che si ascoltino i testimoni e si cerchino i riscontri e non che si dica che quella persona non ha il diritto di accusare nessuno perché è falsa e faziosa, sia la giustizia ad accertarlo e chi impedisce alla giustizia il suo corso è una persona pericolosa che può un giorno arrivare a fare ciò che Mussolini ed Hittler hanno fatto all’Italia.
Io prego Dio che ci risparmi da governi ingiusti, intolleranti, razzisti, filo fascisti, violenti; ma non la mia la tua volontà sia fatta oh Signore!
Francesco

3 commenti:

Vivere per Lui ha detto...

shalom francesco, è vero molte persone sono state torturate ed uccise per il loro credo pero' come dice la bibbia posso uccidere il corpo ma l'anima mai, l'ideale per cui viviamo non sara' mai represso, purtroppo la storia mondiale è piena zeppa di guerre , l'uomo è voluto sempre stare al centro ,giustificando con le filosofie, la politica anche con la psicologia e con la scienza (ad esempio il darwinismo) le proprie azioni... ma dimenticavano qualcuno di grande Dio l'onnipotente senza lui le nostre idee tendono sempre a schiacciare il prossimo

simone

Vivere per Lui ha detto...

dimenticavo comunque tante ideologie hanno spianato la strada al razzismo come l'illuminismo ma sopratutto aime' ANCHE IL "CRISTIANESIMO" i cattolici e i luterani in prima fila, speriakmo che cio' non si ripeta piu'

simone

Gioele ha detto...

Caro Francesco, finalmente ho letto anch'io il tuo post.
E' bellissimo e importante. Non tutti afferrano quanto il fascismo abbia fatto del male. E' vero anche molti dei nostri fratelli evangelici sono stati perseguitati torturati e uccisi.
Certo la questione ebraica costituisce però un fenomeno che mai nella storia si era verificato, nel genere e nelle proporzioni. Senti non credi che sarebbe il caso di confrontarsi effettivamente su cosa sia il sionismo?
Un abbraccio, Gioele