sabato 12 aprile 2008

PREGHIERA PER ISRAELE

-Quale è il più importante di tutti i comandamenti?
Gesù rispose:
-Il primo è: "Ascolta, Israele: il Signore, nostro Dio, è l'unico Signore. Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua." Il secondo è questo: "Ama il tuo prossimo come te stesso".
Alleluia!
Gesù Cristo è il Signore!

rabbini ebrei
Israele vivrà perché tornerà a Cristo e Cristo è la Via e la salvezza.

Preghiamo per le donne e gli uomini d’Israele, perché come tutti noi sono peccatori ed hanno bisogno della Misericordia e della Grazia di Dio per vincere il male e arrivare alla Salvezza.
Preghiamo affinché la Pace arrivi a Gerusalemme.

Guai a chi uccide!
Guai a chi attacca Israele!
Guai a chi per far avverare le profezie della Bibbia abbandona la Via!
Guai a chi sta mettendo Israele in una posizione isolata, difficile e di odio religioso difronte al mondo!
Guai a chi è cieco e guida il gregge nel burrone!
Guai a Bush e alla sua famiglia per il sangue di bambini versato in nome di Dio!
Guai a chi insegna ai bambini ad uccidere!
Guai a Bin Laden e alla sua famiglia per aver insanguinato l’Iraq!
Guai all’America che ha confidato nel petrolio e nella forza delle armi invece che in Dio!
Guai a chi mette legna sul fuoco per incrementare l’odio contro Israele!
Guai al presidente e alla classe politica siriana ed iraniana che destabilizzano il Libano e colpiscono Israele proteggendo ed armando dei criminali e degli assassini!
Guai ai discepoli che abbandonano l’insegnamento del Vangelo della Pace!
Guai ai pastori che insegnano a non amare il prossimo; meglio per loro che non fossero mai nati!

Preghiamo affinché ogni uomo colpevole difronte agli uomini venga giudicato dalla legge degli uomini per i suoi reati e non per la sua appartenenza religiosa o politica, preghiamo affinché ogni uomo colpevole difronte a Dio venga giudicato da Dio e non dagli uomini!
Preghiamo per i cristiani messianici che vivono in Israele e che una minoranza isolata di fanatici sia ebraica sia mussulmana perseguita, preghiamo affinché la democrazia e la moderazione civile e sociale prevalga, affinché il diverso venga accettato. Ricordiamoci che noi cristiani siamo una minoranza e che se vogliamo essere accettati dobbiamo accettare gli altri, ricordiamoci che noi cristiani siamo stati peccatori e a volte ricadiamo nel peccato e che non bisogna aver paura del mondo ma viverci consapevoli che non ci ama ma con coraggio e gioia perché questa è la nostra missione: conoscere Dio e proclamarlo allegramente tra gli uomini che ancora non lo conoscono senza giudicarli.
Riporto alcune notizie che ci devono far riflettere ed aprire gli occhi:

Il quotidiano Haaretz riporta che il presidente del movimento ebraico riformato americano, il rabbino Eric H. Yoffie, ha dichiarato, durante il congresso annuale del movimento a Cincinnati, che la cooperazione con la Chiesa evangelica è nociva, non soltanto a causa delle loro posizioni discriminatorie contro gli omosessuali o perché non manifestano rispetto verso i musulmani e i cattolici (la chiesa cattolica è stata soprannominata dal pastore Hagge «la grande prostituta»), ma soprattutto perché il loro sostegno a Israele è di fatto un sostegno a una politica di destra. Secondo il rabbino Yoffie, presidente della più grande corrente dell'ebraismo americano (40% degli ebrei degli Stati Uniti), «non si può collaborare con gli evangelici sionisti». Per Yoffie, il sostegno a Israele degli evangelici non è incondizionato, ma è giustificato da una visione politica che la maggioranza degli israeliani non condivide. Gli evangelici sionisti si oppongono alla soluzione dei due Stati: uno per gli israeliani e uno per il palestinesi. Gli evangelici negli Stati Uniti sono circa 10 milioni e il rabbino Yoffie vuole stabilire una distinzione tra i differenti gruppi. Secondo lui ci sono dei «moderati», con cui la cooperazione sarebbe possibile, e ci sono degli «evangelici sionisti» (considerati evidentemente «non moderati», ndr). E' la prima volta che il presidente del movimento ebraico riformato attacca questa Chiesa per il sostegno a Israele. Due anni e mezzo fa era già insorto contro le posizioni anti-omosessuali degli evangelici. Inoltre, Yoffie stima che non bisogna soltanto «allontanarsi da coloro che coltivano propositi antisemiti e anti-israeliani», ma anche da «coloro che coltivano propositi anti-islam e anti-cattolici».

Ed ancora:

Vigilia di Purim. Un adolescente di 15 anni della città di Ariel in Cisgiordania ha aperto un pacco che pensava essere uno di quei regali che si mandano tradizionalmente in occasione della festa. Era un pacco bomba. L'adolescente, gravemente ferito, è stato trasportato all'ospedale Beillison di Petah Tikva. L'operazione è durata tutta la notte, ma i medici hanno dovuto procedere all'amputazione di una delle gambe, e lottano per salvare gli occhi. E' arrivato all'ospedale in uno stato molto grave, la sua stessa vita era in pericolo. Secondo la polizia, è più che probabile che il pacco bomba sia stato inviato a questa famiglia ebrea perché è messianica. I loro vicini raccontano che spesso sono stati molestati perché noti come ebrei che credono in Gesù. I genitori, David e Lea, lavorano in ambiente palestinese. Hanno ricevuto minacce di morte da parte di musulmani che li accusano di fare opera missionaria. Inoltre, la coppia guida una piccola comunità ad Ariel di una dozzina di membri. Foto della loro famiglia sono circolate nel vicinato, in cui venivano denunciati come «pericolosi perché credenti in Gesù". Alcuni membri di comunità ebree messianiche sono sempre di più disturbati da ebrei ortodossi e da certe organizzazioni ebraiche, con incendi contro i loro luoghi di riunione come a Arad o a Gerusalemme, telefonate nel cuore della notte, lettere di minaccia, violenze verbali... Avi, un ebreo messianico della regione di Tel Aviv, confida a Un écho d'Israèl : «Sappiamo tutti che prima o poi arrivano attentati di questo tipo, e li aspettiamo con una certa angoscia.» Questo ebreo messianico è stato costretto, circa quattro anni fa, a lasciare il moshav dove lui abitava con la sua famiglia. L'organizzazione ebrea ortodossa «Yad LeAhim» li ha denunciati ai responsabili del moshav come cristiani, e i loro figli sono stati immediatamente mandati via dalla scuola. «Non facciamo assolutamente opera missionaria, ma ci devono aver visti in un'assemblea messianica», spiega Avi. «Sappiamo di essere sorvegliati, ma crediamo che Israele è uno stato democratico e che la libertà di fede e di opinione non è qualcosa di fittizio.» Avi spera che la polizia riuscirà a trovare i colpevoli di questo atto, ma non si fa troppe illusioni: «Nessuno è stato mai condannato per aver molestato un ebreo messianico.»

bambino palestinese

Ricordo a tutti che Israele è uno stato moderno fondato per la difesa del popolo ebraico dopo i terribili crimini fatti dall’estrema destra Tedesca ed Italiana, ed in risposta alle persecuzioni nel mondo, non dimentichiamo le discriminazioni anche violente ed omicide del regime comunista sovietico.
Israele come tutti gli stati democratici del 2000 ha bisogno di democrazia e ciò significa rispetto delle tradizioni e dei costumi che lo caratterizzano ma anche di pluralità e rispetto per le altre religioni e le altre culture, ciò che comunemente si chiama Pace e rispetto dei diritti umani! Israele è una nazione meravigliosa in cui vivono popoli diversi che provengono da tutto il mondo, è un paese pieno di colori e Dio ne ha fatto lo sgabello per i suoi piedi.


W Israele!
W Gli operatori di Pace!
Pace su Gerusalemme!

Francesco

2 commenti:

Vivere per Lui ha detto...

E VAI FRANCESCO - VOLA IN ALTO COME LE AQUILE !

Anonimo ha detto...

shalom francesco noi aspettiamo la pace che verra' con il ritorno del Signore Dio ti protegga sempre eti fortifichi benedica la tua famiglia e ti riempia di gioia e pace e adempia i desideri del tuo cuore

simone